Guarini: «Evitare che si inneschi un fenomeno depressivo dovuto alla perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro»
Roma, 16 luglio 2020 – Assicurare ulteriori risorse per il finanziamento e la proroga degli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre 2020, garantendo la fruibilità ai lavoratori diretti ed agli indiretti che operano nel comparto turistico, anche in relazione alle diverse casistiche che compongono il settore (ristorazione commerciale e collettiva, anche in ambito di appalti privati in cui i committenti sospendono o riducono il servizio per ricorso allo smartworking e/o per applicazione di modalità alternative al servizio classico realizzate per evitare assembramenti e garantire il distanziamento sociale, come indicato dai Dpcm e dai protocolli di sicurezza; strutture alberghiere e ricettive; aree aeroportuali, ecc), che conta oltre 300mila imprese e più di un milione e mezzo di addetti, con un valore aggiunto pari a circa 90milliardi di euro.
E’ questa la richiesta congiunta rivolta al Governo contenuta in un nuovo Avviso Comune condiviso dalle Parti Sociali della contrattazione nazionale di settore, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs e le associazioni imprenditoriale di settore Fipe, Federalberghi, Fiavet e Faita aderenti a Confcommercio.
Le parti chiedono il riconoscimento «di uno sgravio contributivo sulle nuove assunzioni» e sollecitano «interventi economici e fiscali, anche in riferimento al cuneo fiscale, volti a supportare la continuità dell’attività imprenditoriale, quale strategia fondamentale per consentire la conservazione del tessuto aziendale esistente e fattore determinante per mantenere nel tempo, anche dopo la fase emergenziale, l’occupazione, anche stagionale».
L’Avviso Comune segue il protocollo di intesa siglato a febbraio, all’inizio della fase emergenziale, sulle politiche attive a sostegno di lavoratori e imprese e danneggiati dalla pandemia anche attraverso il supporto della bilateralità settoriale, e l’accordo sulla costituzione di un Fondo Straordinario per le iniziative di sostegno al reddito dei lavoratori e delle lavoratrici, anche stagionali, da realizzare sempre attraverso sistema degli enti bilaterali territoriali.
«L’intero settore turistico italiano ha subìto e sta subendo i drammatici riflessi economici della grave situazione causata dalla pandemia da Covid-19 con perdite stimate di fatturato delle imprese dell’80% che anche considerata l’impossibilità di prevedere una ripresa certa delle attività in tempi rapidi» ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini sottolineando «le pesanti ripercussioni sul turismo ricettivo alberghiero ma anche su tutta la filiera di migliaia di piccole e medie aziende dell’indotto generato dal comparto turistico della ristorazione commerciale e collettiva, che quest’anno subiranno gravi perdite a causa della pandemia».
«A causa del protrarsi della situazione i provvedimenti adottati dal Governo rischiano di rivelarsi insufficienti. A questo punto – ha concluso il sindacalista – bisogna evitare che si inneschi un fenomeno depressivo dovuto alla perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, con le immaginabili conseguenze in termini di costo sociale, di perdita delle professionalità faticosamente costruite e di ulteriore calo dei consumi».